Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche


In occasione del passaggio della cometa Lulin.

 Come si dice: quando meno te l'aspetti!!!

Le ottime condizioni di visibilità della Lulin imponevano di dedicarle una serata, così alla riunione del 24 avevamo preso accordi per un mordi e fuggi al Pennone.

 Durante la settimana fra sms email e telefonate varie, per alcuni il mordi e fuggi si è trasferito al Vaccera, per poi trasformarsi in una vera e propria uscita.

Le notizie dal Vaccera non erano però incoraggianti: a parte la strada completamente sgombra e percorribile, il rifugio e gli spiazzi che usiamo di solito risultavano assediati da quasi 2 metri di neve. Per questo abbiamo deciso di partire da casa con un po' di anticipo per constare la situazione e studiare con calma la sistemazione ottimale dei telescopi.

Ci siamo ritrovati con Davide intorno alle 16:30 e in effetti lo spiazzo di fronte al rifugio era totalmente sommerso e la piazzola in cemento letteralmente persa sotto il manto di neve che ricopriva anche i mancorrenti in legno, togliendo ogni punto di riferimento; sulla collina antistante gli unici punti di riferimento erano un segnale stradale di cui era visibile solo la parte superiore col cartello, e la meridiana, di cui si vedeva solo la parte superiore con lo gnomone.

Anche le panchine e il recinto completamente scomparsi. Alla fine abbiamo deciso di sistemarci a metà strada, lungo l'ultimo rettilineo che porta al rifugio, dove la strada forma un ampio slargo ed il sud è totalmente sgombro da ostacoli.

Parcheggiate le auto in fila indiana restava spazio sufficiente per la strada (saranno passate tre auto in tutta la notte), e per una comoda sistemazione dei telescopi.

Alla spicciolata sono arrivati anche Gianfranco, Massimo (con un bellissimo Takahashi Epsilon), Gino e Claudio, e infine Roberto e Laura. 8 persone con 6 telescopi: quasi uno star party!

Io ho scattato la prima foto appena dopo cena verso le 20:30, un po' preoccupato per una leggera velatura che inizialmente sembrava persistente. Poi la velatura si è man mano dissolta e, grazie anche ad un seeing accettabile, ho passato tutta la notte a fotografare. Qualcuno ha mollato più o meno a orari umani, mentre io e Davide, ma anche Gino e Claudio, siamo praticamente arrivati all'alba. Dopo l'ultimo scatto alle 5:35 ho smontato tutto e alle 6:30 ero a letto, estremamente soddisfatto per aver ripreso non solo la Lulin che era l'obiettivo principale, ma anche un paio di oggetti molto bassi a sud (vedi M83 e M68) che dal Vaccera si riescono ancora a inquadrare.

Alla prossima!


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