Le previsioni del tempo per questo week-end di luna nuova non erano proprio promettenti.
Inizialmente si era pensato con Nicola di andare a Saint-Barthelemy, dove peraltro le previsioni erano leggermente migliori. Poi per Nicola erano sopraggiunti degli impegni personali per cui mi sono aggregato alla spedizione al Vaccera con Gianfranco, Gianni, Stefano e Serafino.
Sono arrivato al rifugio col sole che era appena calato oltre le Alpi e ho cominciato subito a montare l'attrezzatura; intanto il cielo occidentale ci offriva lo spettacolo di Venere in congiunzione con la Luna di appena 36 ore.
La luce cinerea non era visibile ad occhio nudo ma è riscontrabile in questa 'pesante' elaborazione.
Ciò da un'idea del basso contrasto che c'era a quell'ora e la leggera velatura presente nel tardo pomeriggio è rimasta persistente fino all'ora di cena. Ma dopo le 21 e fino alle 24 il cielo è stato veramente magnifico per il deep-sky. Da mezzanotte in poi il cielo è rimasto comunque accettabile con qualche velatura passeggera che lasciava non meno del 50% del cielo osservabile senza scadimento qualitativo. Verso le 3:15 una velatura un po più decisa si profilava da nord-ovest e convinceva i più ad andare a nanna.
Più spinto dalla stanchezza che dalla convinzione, cominciavo a smontare anch'io e alle 3:45 io e Gianfranco commentavamo che il cielo era ritornato lindo e pulito. Mi sono coricato col dubbio di aver perso un paio d'ore buone di osservazione. Alle 9:00 si presentava uno spettacolo eccellente: il cielo azzurro era totalmente screziato da nubi molto alte e sottilissime sopra di noi e c'era un mare di nebbia sotto di noi, segno che la situazione era progressivamente peggiorata col passar del tempo.
In definitiva una notte quasi piena di osservazioni e fotografie come non capitava da tempo.