Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche

In occasione della Messier marathon 2007 promossa dal  GAWH.

L'opportunità di fare per la prima volta una Messier Marathon in grande stile mi è subito piaciuta, più che altro perchè era da molti mesi (dallo scorso campo estivo?) che non uscivo insieme a più di due altri 'colleghi' astrofili. Io la mia personale Messier Marathon la perseguo dal 27 maggio 2006: riuscire a fotografare tutti gli oggetti di Messier in un anno, e quindi ogni occasione è buona per fare astrofoto.

Sin dalla riunione di martedì al GAWH ho cercato qualcuno che fosse disposto a partire già venerdì sera; alla fine ci siamo ritrovati io e Giacomo, determinati ad andare al Vaccera anche senza un ricovero per la notte e facendo ricorso alla mia tenda da campeggio.

La notte di venerdì è stata memorabile dal punto di vista del seeing: erano forse 10 anni che non vedevo un Saturno così fermo, immobile nell'oculare del Meade da 8" di Giacomo a 400 ingrandimenti. Durante la prima parte della notte ho fatto spesso la spola fra il prato del rifugio e il piazzale sottostante dove altri tre astrofili (Stefano, Daniele e un altro di cui non ricordo il nome) si godevano il Seeing I Antoniadi; io ho dato un'occhiata a Saturno con lo strumento di Stefano, un C11: che spettacolo!

D'altra parte l'eccellente seeing era accompagnato da una temperatura confortevole per i 1500m slm e un cielo uniformemente lattiginoso, per cui i miei programmi di astrofotografia hanno dovuto aspettare fin oltre la mezzanotte. Poi qualcosa è cambiato e il cielo ha cominciato lentamente a diventare più scuro, il seeing è leggermente peggiorato e la temperatura si è gradatamente abbassare fino alla formazione di brina sul prato.

Ho scattato la prima posa verso l'una e sono andato avanti fino all'alba (l'ultima foto di M7 alle 5:46 aveva una bella dominante blu!) molto infreddolito ma con un buon bottino.

Sono andato a letto alle 6 (Giacomo si era coricato un'ora prima) battendo i denti dal freddo; ho cercato di dormire fino alle 9 ma senza riuscirci veramente: ero troppo infreddolito.

Dopo un'abbondante (e calda) colazione con Giacomo al Mount Servin, sono arrivati i gestori del rifugio Vaccera (Paola, Massimiliamo e Alessandra), ho smontato la tenda e mi sono fiondato a letto su una comoda branda del rifugio, dando istruzioni di essere svegliato solo per pranzo!!!

Dopo pranzo Giacomo è tornato a Torino e, dopo una rapida occhiata al Sole desolatamente privo di macchie, sono ritornato a dormire.


Al mio risveglio (quasi ora di cena) il plotone dei 'maratoneti' si era già formato: Gianfranco, Gianni, Stefano, Carlo, e più tardi Piero, erano pronti a darsi battaglia.

La serata non si è presentata per nulla favorevole, con nuvole alte e sottili che lentamente rovinavano il cielo prevalentemente da nord-ovest a sud-est, arrivando spesso anche allo zenith. Nonostante ciò la caccia agli 'M' (e non solo) si è svolta senza sosta fino quasi alle due, quando il cielo ha cominciato a peggiorare leggermente.

Ne hanno approfittato tutti per dichiararsi troppo stanchi per continuare ed andarsene a letto.

Io ho deciso di concedere una mezz'ora di pazienza al cielo per vedere come andava a finire e sono stato ripagato. Alle 3 il cielo era sgombro sia di nubi alte e sottili, sia della foschia che a tratti si era palesata nelle ore precedenti. Alle 4 la via lattea era perfettamente visibile da Cassiopea fino al Sagittario ed ho potuto, in fretta e furia scattare un bel po' di foto.

Alle 5:32 ho scattato l'ultima foto a M22 e mentre smontavo, esattamente alle 5:34 ho visto uno spettacolo inusuale: un satellite molto brillante (circa mag. 0) procedeva molto lentamente poco più in basso di Giove e Antares, da sud verso est andando a perdersi nel giro di 5 o 6 minuti nelle luci dell'alba. E' possibile che fosse la Stazione Spaziale Internazionale ma non posso confermarlo.

Alle 6:45 ho dato un'ultima occhiata all'alba; Marte era molto ben visibile a soli 4° sopra l'orizzonte ormai molto luminoso e sono andato a dormire pensando che nessuno avrebbe potuto completare la Messier Marathon perché M30 doveva ancora sorgere.


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