Le mie uscite astronomiche

Le mie uscite astronomiche

Insieme a Davide

Troppe cose in ballo per lasciarsi sfuggire l'occasione di una nottata astronomica anche se dimezzata dalla luna.

In primis la 17p Holmes, che di giorno in giorno elargisce sorprese ( a proposito: il 1° novembre veloce e fruttuosa puntatina al Pennone, in compagnia di Gianfranco, Roberto e Laura, Serafino, Gianni) e pone a noi poveri mortali il compito di coglierle e descriverle. Pazienza per le giornate di tempo incerto o certissimamente brutto, ma un sabato con tempo previsto su bellissimo non poteva che essere dedicato innanzitutto alla nostra cometa sui generis sotto tutti gli aspetti.

In secondo luogo c'era la Canon 350D modificata (direttamente dal sottoscritto per contenere i costi) che, dopo un debutto poco impegnativo proprio con la Holmes, da giorni fremeva in attesa di essere iniziata alle pratiche veramente hard di cielo profondo; insomma non ho saputo né potuto opporre resistenza alla voglia di partire per il Vaccera.

Il solito tamtam per organizzare una spedizione non ha prodotto alcun esito, ragion per cui il programma iniziale era di cominciare a fare foto per le 19:00, continuare fino a mezzanotte e poi tornare a casa.

Per poter dare soddisfazione sia alla Holmes che al deepsky ho portato due montature con due telescopi: la Super Polaris col Meade LX200R per fotografare la Holmes, e il Vixen con C8 guida su Losmandy per il deepsky.

Parto da casa subito dopo pranzo; è il primo weekend di ora solare per cui devo guadagnare un'ora sulla tabella di marcia. Inoltre non voglio privarmi della possibilità di fare qualche foto dei bellissimi colori autunnali della Valpellice, in una giornata che sembra quasi estiva.

Mentre sto finendo di montare l'attrezzatura sono molto indeciso sulla possibilità di fermarmi per tutta la notte. Il clima infatti è ideale: la trasparenza è avvertibile già dal tramonto, e la massa di vapor acqueo che dà sempre tanti problemi in termini di condensa è già un centinaio di metri più in basso rispetto alla quota del rifugio.

Si preannuncia una notte da urlo, con l'unica grossa controindicazione che sono da solo come un cane. Mentre mi arrovello senza decidermi, sopraggiunge Davide, anche lui impressionato dalla trasparenza del cielo; decidiamo di tirare avanti fino a che luna non sorga e poi si vedrà.

La prima parte della notte è funestata da una serie di imprevisti tecnici che ci impediscono di sfruttare a pieno le prime due ore di buio. Per me i problemi si risolvono già dopo cena, Davide ne avrà ancora per un po' ma alla fine anche lui uscirà vincitore dalla lotta millenaria che contrappone gli astrofili e la loro strumentazione. Davide ne uscirà con una bubble nebula veramente pregevole.

Non posso tacere una mia castroneria derivante dal fatto di dover badare contemporaneamente a due telescopi.

Le prime riprese con la Canon EOS 350 (soggetto la crescent nebula nel cigno) si rivelavano veramente deludenti, e anche Davide non sapeva cosa dire per consolarmi. Solo dopo un certo numero di pose con tempi di esposizione crescenti mi sono accorto che sul Vixen avevo lasciato montata la maschera di Hartman: praticamente fotografavo a circa f/30 !!!

 Non ho avuto ulteriori problemi per tutta la serata, e ho potuto immortalare un paio di oggetti Halfa mentre continuavo a riprendere la Holmes.

Alle due meno un quarto la luna ha fatto capolino all'orizzonte, e tuttavia il cielo si è prestato,verso ovest, al deepsky ancora fino alle 2:30; fino alle 3:40 ho continuato con la Holmes di cui ho fatto 176 pose con il Meade LX200R e 64 pose in gruppi di 8 per una singola posa in High Dynamic Range col Vixen.

 Poco dopo le 4:00 ci siamo salutati con Davide, complimentandoci a vicenda per aver avuto l'idea di 'provarci',e dandoci appuntamento al prossimo WE, quello di luna nuova. Le foto sulla Holmes le ho pubblicate in tempo record (meno di 24 ore!!!); quelle di deepsky dovranno attendere un po'.

Alla prossima.


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