Insieme ad Enrico, Davide e Antonio la sera del 12
insieme a Davide, Giacomo e Serafino la sera del 13
Sin dai primi giorni del mese ho cominciato a vagare su internet per trovare delle previsioni del tempo credibili, visto che Meteoblu non ne vuole sapere di erogare un servizio continuativo. Vero è che anche Meteoblu è stato protagonista di qualche sola nei mesi scorsi, ma mediamente si era dimostrato abbastanza affidabile.
Per il week-end del 5-7 ottobre l'unanime responso dei siti specializzati recitava: stai a casa e dedica il tempo alla famiglia.
Per il week-end del 12-14 le previsioni erano le più variegate e si sono stabilizzate su una notte molto promettente fra venerdì e sabato e una notte incerta fra sabato e domenica.
Un fitto scambio di email e SMS con i soliti desperados mi ha letteralmente fatto evadere dall'ufficio venerdì dopo pranzo e schizzare verso il Vaccera dove sono arrivato verso le 18:00.
Il tempo a quell'ora era sereno e secco con qualche velatura alta in dissolvimento; la temperatura era gradevole e si è mantenuta per tutta la notte fra i 9 e i 12°C.
Il rifugio si è presentato insolitamente animato per la presenza di un nutrito gruppo di ornitologi. Nei momenti di relax abbiamo potuto scambiarci informazioni si rispettivi hobby; da quel che ho capito la loro attività si basa sull'osservazione, identificazione e catalogazione degli uccelli di passaggio (quindi sostanzialmente attività osservativa fatta a occhio nudo o con binocoli a basso ingrandimento), sia catturando i volatili con apposite reti e procedendo a tutta una serie di misurazioni biometriche con successiva inanellatura (sono stato particolarmente colpito dall'operazione di pesata degli uccelli).
Altra nota curiosa di questo week-end la quantità, come mai ho visto in vita mia, di ovoli malefici di una bellezza quasi ipnotica.
Non ho avuto contrattempi nel montaggio degli strumenti; la cosa è degna di rilievo in quanto uno dei compañeros (di cui non faccio il nome, solo i presenti sanno di chi parlo) è andato su e giù per la Valpellice un certo numero di volte a causa di vari pezzi dimenticati a casa; non ho preso nota delle imprecazioni variamente colorite.
Ho invece avuto qualche contrattempo di carattere fisico, nel senso che la stanchezza mi ha assalito come non mai e mi ha costretto a fare due pisolini in macchina verso le 11 e verso le 2. E' stata una cosa molto fastidiosa in quanto al risveglio ero molto intorpidito e infreddolito nonostante la temperatura fosse tutt'altro che rigida.
In un modo o nell'altro ho fatto le 6 insieme a Davide e sono andato a dormire alle 6:30 con un buon bottino di foto da elaborare.
L'indomani (ore 12:30) la giornata si presentava stupenda. Prima di pranzo ho finalmente conosciuto Daniele, figlio di Alessandra e Massimiliano; un vero spasso di bambino.
Dopo pranzo ho fatto un altro pisolino per poter godere di una notte che si preannunciava ottima. Poco prima di cena il rifugio si è ulteriormente animato con l'arrivo di altri tre colleghi astrofili per cui davanti al rifugio c'erano un totale di 7 telescopi montati e pronti per l'uso.
All'imbrunire la situazione lasciava presagire al più ad una probabile condensa vista la foschia consistente ma che non schermava un cielo indiscutibilmente sereno. Dopo un'ottima cena ecco il disastro: la foschia si è gradatamente inspessita e l'umidità si è depositata in modo da inzuppare letteralmente gli strumenti rendendoli inutilizzabili. Neanche il repentino abbassamento della temperatura ha arrestato il progressivo infittirsi della foschia; in pratica alle 11 era tutto coperto e sembrava peggiorare.
Ho deciso allora di non tirarla per le lunghe: ho smontato, pagato, salutato e sono schizzato via; all'una ero a casa.
Bilancio? Una notte su due, e mantengo una media onorevole del 50% di notti buone.
Alla prossima