Insieme a Gianfranco, Davide, Enrico, Roberto, Laura e Federico.
Dopo oltre quattro mesi di inattività forzata rieccomi alle soglie di un lungo
weekend di luna nuova.
Già ai primi di Aprile avevo accarezzato l'idea di poter trascorrere una notte sotto le stelle, ma il tempo incerto e le mie condizioni fisiche ancora un po' precarie mi avevano fatto desistere.
Per questo week-end le previsioni sono incerte, com'è giusto che sia in
primavera, ma tendenti al bello, per cui dopo qualche email e qualche telefonata
con gli amici di sempre, si parte!
All'arrivo al rifugio, sempre nel pomeriggio di buon'ora, il tempo è nuvoloso in
maniera preoccupante. Decido comunque di cominciare a montare l'attrezzatura
(anche per mettermi alla prova). Lentamente e dosando i movimenti e gli sforzi,
riesco in un paio d'ore a terminare: sono stanco ma soddisfatto. Purtroppo però
il cielo non ne vuol sapere di collaborare.
Andiamo a cena un po' attapirati, ma incrociamo le dita e dopo un buon bicchiere
di vino torna l'allegria. Ottimo viatico per il prosieguo, infatti dopo cena il
cielo lentamente comincia ad aprirsi quantomeno intorno allo zenit.
Viste le condizioni generali il mio programma (che consisteva nel riprendere oggetti bassi tipo M83, M106 ecc.) va a farsi benedire e ripiego sugli oggetti dell'orsa maggiore. Ne ho per tutta la notte, con l'attrezzatura che risponde egregiamente e con un cielo che è andato gradatamente migliorando. Smonto le ottiche alle 4.45 e alle 5 sono a letto, un po' indolenzito ma felice.
Il giorno 2 trascorre bighellonando nei paraggi del colle.
Nel tardo pomeriggio il tempo sembra migliorato ma sono presenti molte nubi alte e sottili che non danno l'impressione di volersi dissolvere. Anche stavolta la cena inizia all'insegna del pessimismo per poi finire in allegria, visto che le nuvole stanno velocemente lasciandoci un cielo utilizzabile.
Come la sera precedente, resta una foschia che rende inguardabile il cielo fino a una trentina di gradi dall'orizzonte, quindi mi concentro su cancro e leone, sufficientemente alti. Col trascorrere del tempo la foschia si abbassa gradatamente finchè riesco a fotografare m4, a circa 15 ° di altezza. Anche stanotte faccio le 5.
il giorno 3 è il più bello. La giornata è quella tipica di una bella primavera:
cielo azzurro temperatura gradevole e una brezza fresca e leggera ci
accompagnano a sera. Il dopo cena questa volta è indigesto: nubi alte e sottili
man mano divorano il cielo. Degna di nota la ricerca infruttuosa della cometa
Holmes: la posizione risultava coincidente con M38 e forse per questo motivo è
risultata invisibile con il 20x80 di Davide.
Alle 2:30 decido di smontare e andare a letto e mi viene da pensare che forse non mi è mai capitato di fare 3 notti buone di fila!