Di recentissima realizzazione ma l'idea covava da almeno un anno. Infatti, dopo aver stabilizzato configurazione e funzionamento dell'osservatorio Nunki, ho potuto sperimentare molte serate rilassanti in cui spendevo non più di mezz'ora fra apertura dell'osservatorio e setup della strumentazione. Quindi potevo dedicare altro tempo alla gestione di un secondo telescopio.
D'altra parte la stabilità del setup di Nunki non si sposava per niente con la mia ipotesi iniziale di alternare il GSO al Takahashi. Quindi mi sono organizzato per mettere al lavoro il Takahashi con un setup volante da sistemare sul prato antistante la mia roulotte. E così ho fatto per un anno e mezzo.
Ma già la scorsa primavera 2013 ho cominciato a immaginare cosa poteva significare (anche economicamente!) gestire un secondo telescopio in postazione fissa a circa 60 metri di distanza, cioè posto nell'area più bassa del campeggio dove sono disponibili una serie di basi in cemento per gli astrofili. A fine settembre ho accennato la questione al gestore del campeggio e a fine ottobre partiva la costruzione di WEZEN.
Grazie al decisivo intervento di Lucio e prendendo a modello il suo osservatorio, la struttura è stata progettata, poi le parti costruite, e infine il tutto preassemblato nel mio garage, per poi essere montato sulla piazzola del campeggio in tempi strettissimi. La prima nevicata abbondante di ottobre ci ha creato qualche problema ma alla fine, nonostante il ritardo con cui mi è stata consegnata la colonna, il montaggio finale è stato realizzato all'inizio di dicembre, ed è cominciato il setup della strumentazione.
L'osservatorio ospita il seguente hardware:
Il 4 dicembre 2007 ho acquistato da Ottica Deneb il Takahashi 106 nFSQ f/5, detto anche New-Q. Credo che ancora rappresenti il top assoluto nel suo ambito. Le impressioni nel maneggiarlo sono di una superiorità netta rispetto a tutti gli altri rifrattori simili, in termini di soluzioni tecniche, precisione meccanica, solidità complessiva, e, in generale, qualità costruttiva. Lo utilizzo sia al fuoco diretto a f/5 sia con riduttore a f/3,6 con risultati eccellenti. Un paio di pose con l'extender a f/8 non mi hanno entusiasmato.
La colonne si compone di due sezioni. Una inferiore disegnata da me e fatta costruire da un artigiano non specializzato che l'ha anche fatta zincare. E' fissata alla base di cemento con solidi tasselli ed è molto stabile. La parte superiore è invece una RPastro acquistata da Tecnosky ed ha il pregio di innestarsi meccanicamente alla base della EQ6. Ha il grosso difetto di non essere molto solida e ha un tempo di smorzamento dalle vibrazioni particolarmente prolungato. L'insieme comunque sembra funzionare bene, considerando le focali corte a cui lavora.
Nel maggio 2009 ho acquistato da Deepsky la Orion starshoot autoguider. Presenta un rumore di fondo notevole specialmente alzando il guadagno, ma ciò sembra non avere effetti negativi sulla capacità di autoguida, sempre affidabile e precisa.
Telecamera CCD Atik11000M.
Acquistata da Tecnosky nel gennaio 2014. Per il momento ho realizzato solo poche immagini in condizioni meteo per lo più precarie, ma mi aspetto grandi cose; il QE del CCD non è fra i più elevati ma questo 'difetto' dovrebbe essere compensato dall'elevata luminosità dell'ottica.
Nel giugno 2012 ho acquistato da Giuseppe Passera la sua Skywatcher EQ6 (prima versione con Eqmod). La montatura aveva già avuto una vita intensa ma dopo averla smontata e revisionata, è tornata a fare il suo mestiere. Lavorando a focali corte è praticamente perfetta.
Ruota portafiltri Stalight-xpress SX-USB a 5 posizioni con guida fuori asse SX-SLFW-OAG.
Acquistati da Tecnosky nel gennaio 2014. La ruota è equipaggiata di filtri interferenziali Baader da 50,8mm.
Motore Robofocus acquistato da Galileo.cc a fine 2010 e supporto LBastro per Takahashi nFSQ acquistato da Tecnosky alla fine del 2013. Il supporto è un oggetto semplicissimo ma utilissimo poiché accoppia in modo rigido e preciso il motore con il focheggiatore. Rimpiazza gli adattatori originali Robofocus che erano francamente scandalosi.
Controller Moonlite per il motore Robofocus.
Acquistato da Tecnosky nel luglio 2013 insieme al focheggiatore.
Pannello FlatField autocostruito.
Consiste di una cornice quadrata di legno all'interno della quale sono disposti dei led bianchi in striscia lungo tutto il perimetro. Le facce sono chiuse da lastre in policarbonato bianco opaco. L'alimentazione è a 12 volts comandata da PC tramite centralina USB. Una serie di diodi abbassa il livello di tensione in modo da fornire il livello di luminosità corretto.
Centralina Relé USB - Progetti HW SW.
Una semplice centralina con interfaccia USB che consente tramite 4 relé di gestire separatamente l'alimentazione di:
a) Pannello flatfield.
b) Telecamera CCD.
c) Focheggiatore Moonlite
d) Montatura EQ6.
Indispensabile per gestire un minimo livello di automazione dell'osservatorio.
Hub USB2 con alimentazione esterna a 7 ingressi.
Personal Computer portatile con sistema operativo Win7 a 32 bit.