Insieme ad Enrico e ai due asinelli che hanno adottato il rifugio.
Non si trattava di un fine settimana adatto al deepsky, ma proprio per questo ho
provato ad organizzare una uscita con il solo scopo di concentrare in un unica
notte tutta una serie di test e di aggiustamenti da fare alla strumentazione.
L'accoppiata Takahashi FSQ e tubo da 8" su G11 ormai funziona a meraviglia e mi consente di realizzare le foto a 530mm di focale con buona padronanza. Volendo però riprendere oggetti piccoli ad una focale adeguata, quella del Meade 8", devo affrontare una volta per tutte il problema del corretto inseguimento a tale focale, forse al di là delle normali performance della montatura.
All'appello hanno risposto diversi possibilisti, ma alla fine è rimasto solo Enrico. Ci siamo accordati per sentirci dopo pranzo e poi ci siamo dati appuntamento al rifugio nel pomeriggio, ben sapendo che la serata andava migliorando dopo il passaggio di una piccola perturbazione. Arrivato a Pinerolo ho avuto il dubbio che le previsioni del tempo avessero sbagliato di netto: un cielo plumbeo, non lasciava molto spazio all'ottimismo; non sono tornato indietro perchè Enrico era già per strada pure lui.
Ci ho pensato un po' prima di montare ma alla fine mi sono fatto coraggio: praticamente ho montato sotto una pioggerellina che via via si è dissolta insieme alle nubi che coprivano completamente il cielo; per le 10:30 avevamo un cielo quasi completamente sgombro e una trasparenza eccezionale sia in alto sia in basso: a nord-est Torino sembrava potersi toccare con un dito, a sud-est si vedeva la pianura fino a Cuneo (credo) e oltre.
Intanto i due asinelli passavano in continuazione e spesso si fermavano a curiosare ed esigere un po' d'attenzione. Nelle prime due ore ho fatto quasi tutto ciò che avevo previsto: bilanciamento a tavolino delle ottiche, collimazione di entrambi i tubi e verifica fotografica della collimazione, e verifica fotografica del backlash in declinazione; quest'ultimo punto mi ha lasciato un po' sgomento: ho rilevato una traccia molto peggiore di quanto immaginassi, e scriverò una pagina apposita.
Poi ho cominciato ad armeggiare col PEC, e qui sono cominciati i guai veri e propri. Un primo test si è mostrato positivo: confrontando gli errori residui di inseguimento col PEC istruito visualmente, con gli errori residui del PEC istruito con l'inseguitore, risulta che la differenza non è apprezzabile, a patto di aver settato i parametri dell'inseguitore con una certa precisione (cosa non sempre facile o veloce).
Il guaio grosso è che con PEC o senza PEC gli errori residui di inseguimento non sono trascurabili e mi hanno imposto un limite severo: con 1,5s di integrazione, le immagini risultavano ben inseguite fino a 60s; un test 1,5s e 120s mi ha dato immagini costantemente strisciate. Mentre riflettevo sul da farsi (ipotesi 1: tempi di integrazione sempre più ristretti - quindi stelle di guida sempre più luminose - per tempi di integrazione via via più lunghi; ipotesi 2: determinazione del fondo cielo tipico per un f10 in modo da determinare il massimo tempo di integrazione), il cielo ha cominciato rapidamente a coprirsi. La copertura quasi totale, ma soprattutto continua lungo tutto l'orizzonte ci ha tagliato le gambe (nel frattempo anche Enrico non sembrava molto felice per l'esito dei suoi test) e quasi alle due abbiamo deciso di smontare.
Naturalmente in agguato c'era la beffa: mentre ci dirigevamo verso le brande il cielo era tornato quasi completamente limpido!!!
L'indomani sveglia alle 9:30, colazione, saluti di rito e poi a casa. Bilancio 50% e 50%. Sono contento di aver effettuato i test senza rubare tempo a una buona notte fotografica, però non ho capito a fondo la causa di alcuni problemi d'inseguimento e ho la spiacevole sensazione che le foto a 2000mm mi daranno moltissimi grattacapi!!!